SIAMO TUTTI CARENTI DI VITAMINA D

È nota anche come “vitamina del sole” perché è grazie a quest’ultimo che il nostro corpo, attraverso la pelle, è in grado di sintetizzarla.

È scarsamente contenuta nei prodotti di origine animale (circa il 10% del fabbisogno), ed è presente in minima quantità nei prodotti di derivazione vegetale.

C’è un’insufficiente produzione di provitamina D da parte dei raggi ultravioletti di tipo B (UVB), a partire da uno sterolo sotto cute. Questo può dipendere da molti fattori: una limitata esposizione alla luce, un eccessivo ricorso a creme solari ad alta protezione e soprattutto all’ormai universalmente diffuso fenomeno dei gas serra, su cui i raggi UVB in gran parte rimbalzano entrando nell’atmosfera, riscaldandola, così che solo in piccola parte arrivano sulla Terra..

Nel 2014 i lavori presentati al congresso della Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (SroMMMS) hanno messo in evidenza che in Italia l’80% della popolazione è carente di vitamina D; ciò determina importanti ricadute sulla diffusione delle malattie dell’osso e sulla mortalità. L’assunzione, da integratori vegetali (licheni) di questa vitamina, rimane quindi fondamentale per contrastare l’insufficienza diffusa e trasversale della “vitamina del sole” .

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