Depressione post partum

Può accadere che dopo il parto una donna non sia affatto felice, ma imbronciata e si interessi poco del neonato, vuole essere lasciata sola e si innervosisce con facilità e di tanto in tanto piange senza ragione. Anche l’allattamento al seno le sembra un obbligo oneroso. Si dice che una donna su dieci soffra del cosiddetto baby-blues, un disturbo particolarmente disorientante perché si sostituisce alla gioia che di solito accompagna la nascita di una creatura sangue del nostro sangue. I medici cercano di rassicurare queste donne parlando dei “cambiamenti ormonali ” conseguenti alla gravidanza e soprattutto al parto. Con i trattamenti di osteopatia possiamo aiutare queste donne sia in modo preventivo seguendole durante la gravidanza che dopo liberando le strutture e diminuendo il carico allostatico. Inoltre da una decina di anni si sono aperte nuove prospettive su questo tipo di problema. Oggi sappiamo che il consumo di acidi grassi essenziali detti Omega 3 sono importantissimi per il cervello, ma sappiamo anche che questo consumo da parte delle popolazione mondiale è basso. Queste sostanze, che il corpo non può fabbricare(di qui l’attributo di “essenziali”), sono così cruciali per la costruzione e l’equilibrio del cervello che il feto li assorbe prioritariamente attraverso la placenta. Per questa ragione le riserve materne, già esigue per le abitudini alimentari della civiltà occidentale, nelle ultime settimane di gravidanza precipitano in modo drastico. Dopo la nascita, gli Omega-3 continuano a essere passati al neonato attraverso il latte materno, di cui sono una delle costituenti primarie, e questo aggrava ulteriormente la loro carenza nell’organismo della madre. Se poi succede che il regime alimentare della neomamma rimane povero di pesci e crostacei( fonte principale di questi acidi grassi), la perdita di omega-3 è tale che il rischio di depressione diventa molto elevato.

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